giovedì 21 maggio 2015

Sulla Base di Una Singola Evidenza ... (?!)

Abbiamo intitolato il post con le parole finali del dottor. Mari a sottolineare la cautela necessaria nei confronti di quanto abbiamo deciso di scrivere.

La lettera di Francesco,  la sua storia,  va  presa "con le pinze",  è vero, ma non potevamo non condividerla con voi. 
E' nostro parere che il suo bell'epilogo possa non essere isolato anzi, l'augurio è che possa, anche attraverso altri approcci al momento ancora "in prova",   diventare l'epilogo per la maggior parte di noi.

Ma basta parole,  veniamo ai fatti:

Ricevuta la lettera,  l'abbiamo rigirata al Dott. Mari,  per averne un parere tecnico. 
Ecco la lettera,  la sua risposta ed il piccolo seguito... 

"Buongiorno, 
vi scrivo per chiedervi un parere rispetto a quanto successo, oltre naturalmente per ringraziarvi per aver indirettamente contribuito al bel finale del mio racconto.
Ma cominciamo dall'inizio.

Luglio 2012: l'Esordio.
durante il soggiorno per ferie, in luogo peraltro già frequentato in passato, iniziano a presentarsi in modo del tutto improvviso ed apparentemente senza causa, episodi di orticaria diffusa, prevalente al volto ed alle mani, con arrossamento e gonfiore.
Provando a dare risposta a questo sintomi così capricciosi, sempre postprandiali, inizio a mettere in relazione con quanto mangiato e, quasi subito, si evidenza la stretta relazione con Assunzione di frutta fresca (fragole, pesche, ciliegie, uva, mele) verdura (zucchine, lattuga, pomodori) e cereali (mais, riso).

Già molti anni prima, circa dieci, un orticaria grave con ricorso alle cure del Pronto Soccorso, aveva permesso di diagnosticare una allergia alle arachidi risolta da allora con esclusione delle stesse dalla dieta.

Settembre 2012: La Diagnosi.
Con il rientro al domicilio, le analisi di laboratorio effettuate, Prist e Rast, permettono la diagnosi di "Allergia Ltp" ma riguardo la soluzione al problema viene presentata solo la possibilità di eliminare dalla dieta tutti gli "alimenti Ltp" inseriti in una non meglio specificata lista di alimenti che viene fornita a titolo di esempio.

Gli alimenti vengono eliminati ma i sintomi, seppur trasformatori in un prurito di minore intensità ma continuo,  iniziano a presentarsi anche con altri alimenti: lenticchie, fagioli, prezzemolo, finocchi...


Gennaio 2013: Secondo Centro
Non contenti dell'andamento negativo del quadro clinico, si decide di cambiare referente ed il nuovo approccio è estremo: totale eliminazione dalla dieta di (praticamente) tutta la frutta verdura e cereali con pochissime eccezioni: farro, patate, carciofi, funghi.
Con non poche difficoltà organizzative, si mette in atto la nuova dieta e con estremo stupore i sintomi regrediscono completamente.
Passato qualche mese, su consiglio dello specialista si inizia a reintegrare qualcosa, iniziando dal frumento, ma dopo i primi giorni di apparente silenzio clinico, ritorna il fastidioso prurito con conseguente ritorno alla dieta deprivata.

Maggio 2013: Terzo Centro
Non contenti (questa volta non dell'epilogo ma della impossibilità di un ritorno alla normalità) si prova una terza strada.
Il nuovo specialista prescrive esame Isaac, mai praticato in precedenza. Visto il referto, conferma la diagnosi ma, a suo dire, gran parte dei sintomi sono legati ad una aspecifica iperattività per la quale l'eliminazione totale di alimenti "sensibili" non solo non sarebbe indicata ma addirittura controproducente.
A fine visita prescrive la reintroduzione, lenta e graduale, di tutti gli alimenti eliminati senza aver avuto disturbi ad essi.

Inizio il nuovo percorso ma, purtroppo, il fastidioso sintomo ricompare quasi subito tanto da costringere al ritorno alla dieta precedente.
Il Terzo (forse) aveva ragione "sulla carta" ma le ragioni del "secondo" erano nel benessere che la sua teoria portava con sé.

Giugno 2013: La Via della Salute
Così dopo più di un anno trascorso tra fornelli e farine per preparare in casa pane e biscotti con l'unico cereale tollerato, il farro, arriva in modo (quasi) del tutto casuale l'incontro con Emiliano  e la conoscenza di come non sia impossibile provare ad aumentare la tolleranza agli allergeni.
La sua esperienza con il Daosin, a lui prescritto da uno specialista allergologo, è per me una vera folgorazione e mi decido a provarlo.
I primi tentativi, molto prudenti, riguardano il recupero del grano con una colazione "cappuccino e cornetto" ormai dimenticata, nessun problema.
A Luglio, durante le vacanze, continuo ad assumerlo regolarmente, prima dei pasti, e lentamente il "recupero" si allarga a pomodoro, insalata, verdure a foglia, legumi... Evito per prudenza, le rosacee, mais, riso e, naturalmente, la frutta a guscio.
Sono consapevole di come l'assenza di stress ed il soggiorno lontano dal luogo di residenza (possibili interazioni con pollini) possa avere un peso non indifferente e quindi il rientro a Roma diventa il vero test.
A dispetto di quanto sopra, il rientro al luogo di residenza abituale ed agli impegni lavorativi non solo non porta conseguenze negative ma, complice qualche fortuita dimenticanza, non presento più sintomi anche assumendo questi alimenti senza il Daosin.
La dimenticanza diventa scelta e nel giro di qualche settimana  Daosin resta nel cassetto mentre la mia dieta torna ad una variabilità dimenticata da tempo.

C'è da dire che il mio quadro clinico non è mai andato oltre ad orticaria diffusa e sintomatologia riferibile a SOA, ma non per questo il disagio può dirsi essere stato minimo, viste le estreme limitazioni e le conseguenti difficoltà. Leggendo tra le esperienze condivise nel gruppo Self-Help dell'Associazione peraltro quadri clinci simili ai miei (sintomatologia relativamente sfumata ma riferibile ad un ampio spettro di alimenti) sono abbastanza diffusi. La possibilità di condividere l'esperienza (ed i relativi risultati), sempre prendendo tutto con la dovuta cautela, potrebbe avere risvolti interessanti...
A questo punto la domanda che le pongo riguarda come interpretare quanto successo.
Di fatto è la conferma di quanto diceva il Terzo referente  riguardo, nel mio caso, all'ipotesi di un  innalzamento della soglia di sensibilità allergenica  nei confronti della quale l'assunzione del Daosin, e quindi di enzima DAO dall'esterno, potrebbe aver funzionato mettendo "a riposo" il sistema, un pò come avviene per la prescrizione dell'Eutirox (in alcuni casi) quando si vuole mettere a riposo una tiroide "affaticata", cosa ne pensate?
Un cordiale saluto,
Francesco"

Questa la risposta del Prof.:

"Salve!
Dove aver consultato il sito del prodotto Daosin, che non conoscevo, apprendo che è un “un purissimo estratto di proteine – privo di istamina.”
Oltre la contraddizione di “estratto” verso “purissimo” (dettaglio tecnico importante ma che può sfuggire ai più), ritengo assolutamente scorretto mascherare un potenziale farmaco con la definizione “alimento dietetico”.
Non si capisce infatti cosa c’è dentro i preparati e da dove è estratto, sicuramente non è registrato come farmaco, cosa invece obbligatoria se si vuole “trattare” una patologia come l’intolleranza all’istamina.
Negli altri testi del sito ho trovato molte imprecisioni "Daosin è l'unico alimento dietetico (!?!?!) a livello mondiale per il trattamento dell'intolleranza alimentare dovuta alla carenza (!?!?!) di istamina (!?!?!). E' stato sviluppato (?!?!?) appositamente per persone affette da carenza di diamminossidasi /DAO) ma non è tuttavia da considerarsi quale surrogato di un'alimentazione equilibrata e di un sano stile di vita (!?!?!). L'enzima DAO contenuto in DAOSIN integra (!?!?!) l'enzima prodotto dall'organismo con il compito di degradare l'istamina".
Sconsigliamo vivamente di usare queste preparazioni perché semplicemente non si sa cosa contengano realmente e la truffa è sempre dietro l’angolo, anche se sono prescritte da un medico.
Il deficit di DAO è una malattia su base genetica, ad andamento familiare. In 35 anni di professione ho visto solo 2 famiglie con questo tratto. La presunta e comunemente definita, anche dai medici, intolleranza all’istamina si rivela sempre un escamotage per non dire “non so da dove provenga questa orticaria” e spesso è una orticaria cronica spontanea, attualmente classificata come malattia autoimmune e con un ottimo nuovo trattamento disponibile per le forme più gravi.
Abbiamo contribuito ad alcuni studi su modelli animali per verificare che la DAO estratta da mais o da fagioli fosse in grado di migliorare la condizione dell’allergia. Il modello animale è però un modello e l’uso di queste 2 DAO non ha mai avuto applicazione clinica.
La storia del Signor Francesco è molto comune e il basso livello di gravità e la confusione di interventi dietetici molteplici e contemporanei all’uso del Daosin porta come sempre a conclusioni convenienti ma non corrette.
Qui mi fermo perché non posso entrare molto nello specifico non avendo dettagli importanti e personali.
Cordiali saluti
Dr. Adriano Mari".

Questa la nostra successiva replica:

"La ringrazio per la disponibilità, ormai conosciuta  insieme alla altrettanto conosciuta professionalità.
Siamo contenti per il nostro amico Francesco, per la sua ridotta gravità e per come sia comunque riuscito a ridurre l'intensità del suo problema... Fa ben sperare per i molti (veramente tanti) che, come lui, subiscono le limitazioni anche se con intolleranza minima.
Se il risultato potrebbe essere quello di migliorare la tolleranza di quelli che hanno un problema ridotto (senza storia di anafilassi o sintomi eccessivi), varrebbe la pena provare... Un enzima naturale non dovrebbe essere un problema prescriverlo ed assumerlo...
A.I.A.L."

"Purtroppo non c’è e non è disponibile soprattutto perché non esistono studi clinici che ne provano l’efficacia.
Non è solo perché siamo chiamati ogni giorno ad applicare una metodologia scientifica, ma è meglio per chiunque non valutare alcun fenomeno solo sulla base di una singola evidenza.
Adriano Mari, MD
Tel +39 338 88 373 52"


Condividiamo come detto la cautela ma comprendiamo anche come, proprio perché affrontiamo tutti i giorni in prima persona le difficoltà legate a questa difficile condizione, a volte si possa decidere di "rischiare"  un po', tenendo conto della prescrizione specialistica comunque fatta nel caso di Emiliano ... e soprattutto quando,  lo diciamo a malincuore,  non c'è alternativa che al Niente il Nulla...



sabato 11 ottobre 2014

Allergia Ltp: Malattia Rara?...

Riordiniamo le idee intorno a quanto emerso negli ultimi giorni sul nostro Gruppo "Aial Self-help":

Sul piano normativo il SSN, attraverso appositi uffici presenti in ogni Asl, riconosce le patologie croniche invalidanti al fine di esentarle dal contributo alla spesa (Ticket Sanitario) (1)

Le possibilità sono due:
1.    Avere una diagnosi di patologia  cronica invalidante di cui al dm 28 Maggio 1999, n. 329, e succ. modif. ( DM 18 maggio 2001, n. 279 e DM 21 maggio 2001, n. 296) (2), certificata da uno speciista del Servizio Pubblico.

2. Avere una diagnosi inserita nell elenco delle malattire rare di cui al DM 18 Maggio 2001, n. 279 (3) In questo caso però la patologia deve essere certificata dal centro regionale di riferimento (diverso per ogni patologia).

La Regione Lazio con LR 28 Dicembre 2007, n.26 (art. 50) (4) ha riconosciuto la "Sensibilità Chimica Multipla (5) come  "Malattia Rara" è quindi soggetta a tutte le agevolazioni di cui al precedente decreto ministeriale. Successivamente con decreto n.175 del 22 Marzo 2010,  ne ha definito il codice di esenzione, RB099R ed ha individuato nel "Dipartimento di Fisiopatologia Medica" del Policlinico "Umberto I" di Roma (6) Il Centro di eccellenza cui fare riferimento per ottenere la certificazione da consegnare alla Asl per ottenere l'esenzione (7).

Premesso questo, le domande da porsi sono principalmente due:

E' legittimo l'inserimento della nostra allergia Ltp all'interno della "Sensibilità Chimica Multipla"? (come è avvenuto sicuramente in un caso giunto alla nostra osservazione).

Ed ancor prima:

Ma l'allergia Ltp, può essere considerata una "Malattia Rara"?

Iniziando proprio da questo ultimo punto, bisogna intendersi sul termine di "Malattia Rara".
Riferendoci alla definizione dell'Istituto Superiore di Sanità", è malattia rara la patologia che non prevale nella popolazione più di 5 persone su 10.000 abitanti (8) una percentuale ben al di sotto di quanto è possibile calcolare per la nostra Ltp in base ai dati pubblicati dal Ministero della Salute (9). Nella pubblicazione cui ci si riferisce infatti, premesse le difficoltà nell'indicare in modo sicuro la prevalenza delle allergie alimentari, si ritiene di poter attribuire ad esse (le allergie alimentari) un valore del 3% della popolazione generale ed alla nostra (allergia Ltp) un valore pari al 20% tra tutte le Allergie Alimentari.

Fatti i dovuti calcoli (20% del 3%/popolazione) ricaviamo il valore percentuale (presunto) dell'Allergia Ltp pari allo 0,6%.

6 persone su 1.000 abitanti quindi, un valore molto al di sopra (circa dieci volte) al 5 su 10.000 richiesto per il riconoscimento di malattia rara.

Il discorso si complica ulteriormente quando iniziamo a parlare delle relazioni tra Ltp e Sensibilità Chimica Multipla. Basta poco infatti per rendersi conto di come tale diagnosi (la MCS) abbia poco a che fare con l'allergia Ltp.

Poco sì... ma non nulla! (10)

L'estrema variabilità delle manifestazioni Ltp, sia rispetto alle sostanze cui si è sensibili, sia rispetto alla modalità di esposizione (inalazione, ingestione, contatto), sia rispetto la possibilità di sensibilizzazioni multiple (allergia da contatto, pollini, alimenti), sia infine all'intensita' dei sintomi manifestati (che possono andare dalla 'semplice' orticaria fino allo Shock Anafilattico) rendono a nostro giudizio plausibile che, almeno in alcune situazioni, l'identificazione della Ltp, con la "Sensibilità Chimica Multipla" sia davvero molto, ma molto plausibile.

D'altra parte, la stessa categoria diagnostica all'interno della quale è inserita la MCS ("Sintomi Segni e Stati Morbosi mal definiti") rende ragione sia della complessità della sindrome, sia dell'inserimento all'interno di un gruppo molto etereogeneo di situazioni, tra cui sicuramente possono rientrare alcuni casi di Ltp.

A conclusione quindi, l'allergia Ltp non può sicuramente essere considerata "Malattia Rara", ma altrettanto sicuramente riteniamo che questo riconoscimento,  almeno in alcune sue espressioni estreme,  sia importante al fine di ottenere, se non rimborsi, agevolazioni o risarcimenti, almeno il Rispetto da parte delle persone con cui, a vario titolo, ci troviamo a condividere la nostra condizione.

Almeno questo si, il Rispetto, pensiamo ci sia dovuto per le difficoltà  (tante) che noi (ed i nostri familiari) giornalmente incontriamo nella gestione della nostra quotidianita' (ripetizione voluta a scopo rafforzativo) e che troppo spesso sono schernite con risatine e sorrisini,  quanto non con espliciti " ma non ti fissare" o "ma dai, è solo l'ansia" o ancora...

Un cordiale saluto a tutti...

Note:

(1) http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=1017&area=esenzioni&menu=croniche

(2) http://www.handylex.org/stato/d280599.shtml

(3) http://www.handylex.org/stato/d180501.shtml

(4) http://notes.regione.lazio.it/RegioneLazio/Leggi.nsf/Ricconsiglio/C04D34D6C6AC0617C12573D20042EA15

(5) http://www.osservatoriomalattierare.it/sensibilita-chimica-multipla-che-cose
http://www.osservatoriomalattierare.it/politiche-socio-sanitarie/3773-sensibilita-chimica-multipla-in-veneto-riconosciuta-come-malattia-rara
http://www.osservatoriomalattierare.it/politiche-socio-sanitarie/2612-sensibilita-chimica-multipla-la-regione-veneto-avra-un-suo-centro-di-riferimento
http://associazionemara.com/clicca-qui-mcs/delibera-riconoscimento-regionale/delibera-riconoscimento-emilia-romagna.html
http://www.regione.emilia-romagna.it/archivi/saluter/news/notiziedallaRegione/2009_settembre_dicembre/58MCS.htm

(6)  http://www.medicinasapienza.it/it/dipartimento-di-medicina-interna-e-specialita-mediche/contatti-4.aspx
http://www.policlinicoumberto1.it

(7) Su Ricerca Google, digitare "Regiome Lazio 175 2010" è scaricare il primo pdf

(8) http://www.iss.it/cnmr/rnmr/cont.php?id=862&lang=1&tipo=4

(9) http://www.salute.gov.it/portale/documentazione/p6_2_2_1.jsp?lingua=italiano&id=2134

(10) La Sensibilità Chimica multipla in è stata inclusa nella Classificazione Internazionale delle Malattie dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), ICI-10, sotto il codice T 78.4, “allergia non specificata”.

mercoledì 16 luglio 2014

Arrivano le sospirate Ferie...

Ma purtroppo molti di noi son costretti a sospirare non solo per l'attesa dell'arrivo dell'Anticiclone, ma anche per la scelta di come riuscire ad alimentarsi, costretti a  'salti mortali'  tra le pietanze dei menu' dei ristoranti di alberghi e pensioni piuttosto che, costretti ancora, a ridurre la scelta su dove andare tra Case Estive e Camping con l'inevitabile routine casalinga che essi comportano (da cui forse riuscire a liberarsi sarebbe, allora sì, davvero vacanza)...

Come sempre però, vogliamo 'pensare positivo' e per farlo vi aggiorniamo sui progressi dell'Associazione, il nostro Progetto infatti continua, lento ma deciso, il suo cammino...

1. E iniziato il confronto tra i Referenti Regionali che andranno a costituire in nucleo centrale dell'associazione. Vi terremo informati sugli sviluppi...

2. Ultime limature allo Statuto prima della firma, presumibilmente a Settembre...

3. Progetto "Censimento Centri Clinici" ancora in corso. Chi non l'avesse ancora fatto, sempre che il suo Centro di riferimento sia valido, può compilare il Form (http://allergialtp.blogspot.it/2014/02/censimento-nazionale-dei-centri-clinici.html?m=1 ) ed inviarlo via mail: info.associazione.ltp@gmail.com

4. Progetto "White List" in corso ed in fase di definizione riguardo le modalità di somministrazione del sondaggio...
Continuate a seguirci fiduciosi e, chi lo volesse, ad offrire le proprie competenze, tutte davvero tutte: Aial è un Progetto "All Inclusive"!!!

Un cordiale saluto a tutti...

martedì 10 giugno 2014

Dalla."Green List" alla "White List"

Su suggerimento della nostra amica Alice, è partito sul Gruppo Aial  il Progetto "Green List".

Partendo dalle innumerevoli discussioni sulla possibilità o meno di una lista di alimenti al sicuro da Ltp (o considerare tutti i vegetali come potenzialmente Ltp), si è pensato di aggirare il problema risolvendo in maniera empirica. 

È evidenza comuni infatti, al di là di essere (o meno) presenti sulle varie "Black List"  in  circolazione, come alcuni alimenti sembrano decisamente più tollerati. 

Ecco l'idea:
Perché, suggerisce Alice, non proviamo a vedere tra di noi quali sono gli alimenti verso i quali, almeno statisticamente, è possibile avere un atteggiamento più benevolo anche nei vari tentativi di reintegro?... 

Detto Fatto, AnnaMaria si è messa subito a lavoro e la nostra "Green List" è quasi pronta. 

Presto lo sarà anche il sondaggio online che renderà possibile, con la collaborazione di tutti, la realizzazione della nostra "White List" (vogliamo essere positivi e guardare al bicchiere "mezzo pieno": gli alimenti che possiamo assumere, piuttosto che escludere).

Per partecipare basterà essere inserito nel gruppi, chi ancora non lo fosse, può chiederlo, dopo aver chiesto l'amicizia alla : l'iscrizione è aperta a tutti con l'unico vincolo, per gli obiettivi che stiamo condividendo, di essere Allergici Ltp.

P.s.: Cogliamo l'occasione per chiudere il Concorso Fotografico a favore dei nostri Amici di "Cibo Amico", augurandogli comunque piena riuscita al loro progetto contando di poter contribuire in modo più efficace in futuro...

venerdì 2 maggio 2014

Nutella Nutellae...

Oh Nutella Nutella! Ti conobbi un tempo, ma da quando Ltp mi ha costretto a giocare il Gioco della Vita con le sue regole, di te non mi è rimasto che il ricordo...

Ma c'è chi invece ha deciso di non piegarsi e caparbiamente costringere invece lei (l' Ltp) a piegarsi!...

Questo è il link per poter facilmente "creare" una crema spalmabile 'Ltp Free' che, credetemi, non avrà niente da invidiare rispetto la blasonata 'sorella':

http://www.ariaincucina.com/2012/03/crema-spalmabile-homemade-con-burro-di.html

A Francesca Aria, come sempre, il nostro ringraziamento per i suoi numerosi consigli...

p.s. 1. Prodotti Venchi acquistabili online (link diretto kliccando su Venchi così come indicato dall'autrice)

p.s. 2. La ricetta è stata provata con successo anche con cacao Fondente Leoni.

p.s. 3. Burro di Cacao reperibile anche nei Supermercati Bio, ad esempio, della catena NaturaSi.

p.s. 4. (ultimo!): Nei commenti, ogni riferimento di compiacimento al Titolo del Post ed ai relativi ricordi darà chiara indicazione dell'età di chi lo scrive, #memento :-) ...


lunedì 28 aprile 2014

I Nostri Primi 5 Punti

Anche questa settimana la nostra pagina Facebook è ha visto alcuni interventi veramente interessanti anche per la discussione più che 'accesa' direi 'appassionata' che gli argomenti inseriti hanno suscitato nel gruppo.
Ripartiamo dall'intervento di Giulia e dalle nostre considerazioni (https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1425908771001011&id=100007457042862):

"...Il post precedente del nostro amico Antonio, proprio sul tema che proponi in discussione,  ha messo in luce come la questione sia ben lontano dall'essere risolta. Provo ad elencare I punti fermi su cui (forse) siamo tutti d'accordo:
1. Ltp è presente in tutti i vegetali (anche se ancora non è stata ritrovata in alcuni).
2. Ognuno di noi e' sensibile ad alcuni e non ad altri.
3. Nel tempo si può diventare sensibili ad alimenti che invece erano tollerati in precedenza.
4. I sintomi che manifestano possono variare nel tempo di intensità.
5. Le variabili che interferiscono nelle manifestazioni possono essere anche esterne alla esposizione alle Ltp (uso di alcool, attività fisica, allergia crociata con pollini ecc...)...".

Come già fatto in precedenza, non avendone competenza ma volendo arrivare, come detto, a qualche punto fermo, si è chiesto ancora una volta il parere degli esperti ed ecco la risposta ottenuta:

"... Commento punto per punto:

1. Ltp è presente in tutti i vegetali (anche se ancora non è stata ritrovata in alcuni)

Corretto.

Secondo la maggiore banca dati per le proteine, esistono oltre 2 Mln di specie e 1515 LTP, di cui molte identificate dalla stessa specie. Quindi l’interesse allergologico per la LTP ha trainato la identificazione di nuove LTP ma siamo lontani dall’aver definito anche solo quelle che si ingeriscono e inalano.
Secondo quanto operato dall’evoluzione, ci dobbiamo aspettare che le LTP siano presenti in tutte le specie, anche se evolute con maggiori o minori differenze.

2. Ognuno di noi e' sensibile ad alcuni alimenti e non ad altri.

Corretto.

La reattività per un alimenti non è solo frutto della presenza della LTP, ma anche della condivisione degli epitopi (strutture riconosciute dalle IgE) con altre LTP, nonché della distribuzione nelle varie parti della pianta, e  nei vari tessuti della parte cui siamo esposti (es. buccia, polpa o semi del frutto). Se a questo aggiungiamo le differenze tra varietà e cultivar di ogni pianta nonché dei diversi modi di coltivarla ne esce fuori un puzzle piuttosto complesso.

3. Nel tempo si può diventare sensibili ad alimenti che invece erano tollerati in precedenza.

Corretto (ma sempre da verificare anche secondo quanto scritto al punto 2)

Es. se per qualche motivo ho sempre mangiato la mela del supermercato, casualmente a basso o nullo contenuto di LTP, e poi comincio a mangiare la mela dell’orto e reagisco, non sono in realtà sensibile ad un nuovo alimento.

4. I sintomi che manifestano possono variare nel tempo di intensità

Corretto, ma soprattutto in funzione delle quantità ingerite (sempre punto 2).

5. Le variabili che interferiscono nelle manifestazioni possono essere anche esterne alla esposizione alle Ltp (uso di alcool, attività fisica, allergia crociata con pollini ecc...).

Parzialmente corretto, ma inserite tra le variabili in primis quelle legate alla LTP stessa (punto 2).

Alcool come i farmaci antifiammatori (aspirina etc) si ritiene agiscono nell’aumentare la reattività perché causano un danno della mucosa gastrica. È quindi la loro azione irritante ad amplificare il problema.
L’attività fisica e l’allergia agli alimenti configura una sindrome precisa: FDEIA. Il primo studio che “arruolava” anche la LTP come causa di FDEIA l’abbiamo pubblicato 2 anni fa. Attenzione: non tutti i pazienti con allergia alla LTP hanno la FDEIA.
L’allergia crociata con pollini non è un fattore di maggiore gravità. Questa comporta la comparsa di sintomi respiratori a partire dalla sensibilizzazione alimentare, l’opposto di quello che succede agli allergici al polline di Betulla.

Spero i miei commenti siano chiarificatori.

Saluti

Adriano Mari, MD
Clinician and Scientist in Allergy and Immunology
Centri Associati di Allergologia Molecolare - CAAM

Tel +39 338 88 373 52 (Mobile personal)

L'ultimo punto, le relazioni tra pollini ed alimenti, è molto controverso: forse merita qualche riflessione in più, quindi torneremo ad occuparcene la prossima settimana...

martedì 22 aprile 2014

Le Nostre Storie: Alessandra si racconta...

"Ciao sono Alessandra, la mia avventura (se così la possiamo chiamare) inizia a 6 anni con un attacco asmatico in conseguenza ad un'allergia ad acari e peptina dei gatti. Col passare degli anni l'allergia lentamente si amplia, betulle camomille ambrosia...fino all'estate del 2011.

Fino ad allora le mie reazioni allergiche erano state sempre controllate, ma un pomeriggio di settembre qualcosa di strano è avvenuto: mi fermo con degli amici sotto una panchina sotto gli alberi
a mangiare una semplice crêpes con nutella e nocciole...immediatamente le labbra si gonfiano. Al momento non ci faccio caso, in sincerità do la colpa alla puntura di insetti. Da li a poco faccio il solito tagliando di controllo delle allergie e dell'asma dei sei mesi e, ridendo e scherzando, racconto quanto accaduto pochi giorni prima. Attimo di panico. Si iniziano le indagini e dopo una serie di rast abbiamo il riscontro positivo all'LTP.

Inizia un calvario, ogni frutta cruda e cotta che fosse ogni verdura cruda e cotta che fosse mi dava le più disparate reazioni allergiche. Prurito in gola, nelle orecchie, ponfi, orticaria...fino a quando un anno dopo una sera ho una crisi allergica dopo aver ingerito dei pomodori crudi... Una crisi respiratoria, un angioedema...uno shock anafilattico che due antistaminici e 4mg di bentelan non hanno saputo domare. La corsa in macchina al pronto soccorso.

Il 118 ha detto che l'ambulanza non avrebbe mai fatto in tempo!

Ora vivo con la penna dell'adrenalina in borsa.
Posso mangiare pochissime verdure...carote zucchine peperoni broccoli cavolfiore, il resto per me è "veleno", frutta nulla...quindi niente succhi di frutta e derivati.

Io fino ad oggi ho tenuto testa alle mie allergie, ma questa è terribile: quello che oggi puoi mangiare, domani ti scatena una reazione allergica che può essere anche estrema. Il medico che mi ha in cura mi dice di non convincermi di essere malata, ma di non fare la strafottente perché ho una "malattia" che se persa di controllo può avere conseguenze serie...non fossi arrivata per tempo in ospedale?

Vivi male quando sei al ristorante, temi le contaminazioni...devi fare giri di parole per capire bene quali siano gli ingredienti! Avete mai preso un gelato? Mille domande e poi...grazie fiordi latte!!!!

Sono in cura presso il centro allergologico dell'ospedale mauriziano di Torino. Ogni sei mesi faccio il tagliando e all'occorrenza corro, sempre disponibili.

Mi dispiace, forse non sono molto utile ma ho voluto condividere la mia esperienza.

La Regione Piemonte, unitamente alla asl, sta avviando un progetto per i soggetti a grave reazione allergica, dotando questi pazienti di una tessera personale che ha un codice. All'occorrenza se si dovesse mai far intervenire il 118 si deve fornire il codice della tessera. I medici così, oltre ad essere allertati, sanno in tempo reale di cosa si tratti e come debbano procedere...sempre perché dovesse mai accadere quando con te non c'è nessuno che ti conosca così intimamente..."

Esprimiamo tutto il nostro ringraziamento possibile ad Alessandra per aver voluto condividere con noi la sua storia: grazie, Alessandra, grazie davvero. Dici di non essere molto utile invece proprio testimonianze come le tue, descritte come tu sei riuscita a fare, toccando le corde del cuore di chi ti legge e ti capisce perché, come te, si trova a convivere, accettare, combattere questa battaglia con tutto quello che comporta....!!!

Interessantissima l'iniziativa del Piemonte... La rete che stiamo costruendo con l'Associazione serve proprio a far si che esperienze ed iniziative importanti ed utili possano essere condivise cosi da fare in modo che la realtà di un luogo possa diventare concreta anche in altre parti d'Italia, anche se al riguardo le indicazioni che stanno emergendo dal Censimento Nazionale dei Centri Clinici (che presto condividere in linea) indicano una strada tutta in salita...